Una storia piena di sfide

Fondata nel 1850 a Mirandola in Italia la Dondi è divenuta un’azienda leader nei settori in cui opera e un punto di riferimento globale per le imprese attive nell’agricoltura. Nata con gli aratri in legno, nel corso di 170 anni ha notevolmente ampliato la gamma di prodotti sia in ambito agricole che nella manutenzione stradale.

Alla fine della prima guerra mondiale inizia la produzione di aratri in ferro mentre alla fine del secondo conflitto la Ditta ripartì con 12 dipendenti. Lo sviluppo economico degli anni Cinquanta, unito al processo di meccanizzazione dell’agricoltura, diedero un impulso all’azienda, che arrivò a dare lavoro ad una trentina di dipendenti.

Nella metà degli anni ’50 la produzione si era andata diversificando e comprendeva aratri trainati pesanti monovomeri, bivomeri e trivomeri a ruote per lavorazioni profonde.

Altre tappe fondamentali nella storia della Dondi sono la definizione di una gamma completa di zappatrici, le quali aprirono la strada alla produzione di diverse centinaia di macchine negli anni Sessanta/Settanta, fino ad arrivare a qualche migliaio negli anni Ottanta.

Intorno al 1965, quando l’azienda dava ormai lavoro a 58 dipendenti, si decise di sondare anche il mercato estero, in particolare Spagna Jugoslavia e Grecia. Contemporaneamente, lo staff tecnico, diretto da Giuliano Dondi, progettò e perfezionò negli anni successivi, una nuova attrezzatura agricola, lo Scavafossi rotativo, che in una ventina d’anni monopolizzò il mercato nazionale ed estero. Con il marchio “Dondidltcher” la Dondi esportò in oltre 50 Paesi di ogni continente.

Il 5 dicembre 1978 l’azienda venne trasformata in Società per Azioni. L’azienda tra la fine degli anni Settanta ed i primi anni Ottanta produsse migliaia di macchine, suddivise equamente fra aratri, zappatrici e scavafossi e, grazie alla direzione commerciale di Giorgio Dondi, furono aperti nuovi mercati tra cui quello degli Stati Uniti e l’export aumentò notevolmente. Con l’introduzione sul mercato nazionale di attrezzi polivomeri ad alto contenuto tecnologico prodotti in Francia, Austria, Germania e nei Paesi scandinavi l’aratro declinò definitivamente come prodotto, mentre lo Scavafossi rimase il prodotto di punta sui mercati esteri.

Nel 1991 l’azienda si trasferisce da Mirandola a Bastia Umbra e alla produzione degli Scavafossi si affianca quella di una gamma di prodotti per la lavorazione del terreno a campo aperto, puntando al mercato italiano ed europeo con attrezzature resistenti, affidabili ed efficienti.

A partire da quella data si amplia anche il settore delle macchine per le lavorazioni lungo i bordi stradali con l’ideazione di bracci articolati combinati con scavafossi e altri utensili azionati per la manutenzione delle cunette e delle scoline e per lo sfalcio dell’erba lungo le strade. Nella prima decade degli anni 2000 la Dondi progetta anche la GRM60-Spider: falciatrice innovativa e tecnologica nata per la manutenzione del verde stradale nel mercato statunitense che riscuote successo anche in Europa e consente di arricchire ulteriormente il portafoglio brevetti della Dondi.

Nel 2019, l’azienda ha introdotto anche una nuova linea di attrezzature per le lavorazioni in vigneto ed arboreto con una gamma in grado di meccanizzare in maniera efficiente le lavorazioni sia interfilari che del sottochioma.

Dondi, sguardo al domani

Di fronte al grande tema della ecosostenibilità, la Dondi si dedica continuamente alla ricerca di soluzioni per l’agricoltura e la manutenzione urbana che possono rispondere a questo grande sfida. Le soluzioni tecnologiche, competenze e conoscenze acquisite per sviluppare, produrre e commercializzare prodotti hanno notevolmente migliorato il lavoro degli agricoltori in tutto il mondo e permesso un migliore utilizzo delle risorse limitate della terra.

Dunque, in linea con le proprie origini, il cammino percorso e la direzione presa, Dondi continuerà a lavorare – come fa da 170 anni – per fornire la qualità migliore e i prodottiservizi più adeguati, garantendo allo stesso tempo il rispetto dell’ambiente. Attraverso l’innovazione, la ricerca e la comunicazione efficiente con i clienti, la casa costruttrice resterà fedele al proprio motto “Insieme per la terra”.